Il bastone della pioggia
Dalle conversazioni fatte per rilevare le conoscenze spontanee dei bambini emerge prepotentemente la pioggia in tutte le sue sfaccettature: dalla pioggerellina al temporale con tuoni e fulmini.
Rifacciamo la pioggia durante la motricità: battendo prima un dito, poi due, tre…sul palmo della mano. Il suono diventa sempre più intenso.
Così scopriamo la musicalità dell’acqua.
Ascoltiamo musica che ci ricorda l’acqua o che riproduca il rumore dell’acqua e ci muoviamo seguendone il ritmo e il suono e riproducendo il suono con il nostro corpo e/o la nostra voce.
Infatti la musicalità è un elemento innata dell’acqua in ogni sua espressione presente in natura: pioggia leggera o impetuosa, ruscello, fiume, mare…l’acqua si muove secondo armonia che musicisti e poeti ( basta pensare a Dannunzio e la sua poesia “l’onda”) hanno ripreso e descritto con il linguaggio tipico dell’arte.
Poi, il giorno dopo, troviamo sul tavolo tanti tipi di semi: a cosa serviranno? !La nostra maestra ci spiega che dobbiamo metterli dentro il tubo con cui abbiamo colorato il laghetto delle ninfee, il bastone colorato…però c’è un problema: come fare?
È stato davvero divertente vedere i bambini trovare una soluzione per evitare che i semi uscissero dal fondo del bastone.
Prova e riprova, una soluzione la troviamo: bisogna mettergli
un tappo!!!???
Abbiamo provato a metterci dentro diversi tipi di semi ( fagioli, riso, lenticchie, chicchi di caffè) ed ad ascoltare che rumore facevano, poi ognuno ha deciso con cosa riempire il suo bastone della pioggia
Ecco fatto! Adesso possiamo iniziare a riempirli.
In cerchio sul tappeto proviamo a riprodurre il suono della pioggia tutti insieme, ognuno con il suo bastone della pioggia e…
scopriamo che si può usare anche come maracas!!!!
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Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati /corsi formativi per proporre arte e immagine nella scuola
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