Un libro che si legge cantando: arriva Oh! di Tullet
tratto da http://www.lastampa.it/2017/10/09/blogs/premio-andersen/un-libro-che-si-legge-cantando-arriva-oh-di-tullet-5WTPs63OG5gWDAF2s9HRXJ/pagina.html
Oh! (Franco Panini Ragazzi, 66 pp, 12 €, da 3 anni) di Hervé Tullet, presentato in anteprima a Bologna la scorsa primavera e oggi pubblicato da Franco Panini Ragazzi, non è un titolo che si presta alla lettura silenziosa. È un libro che si legge cantando. Un albo sonoro senza pulsanti né batterie. Dopo averci invitato a scuotere e inclinare l’oggetto-libro, per muovere e moltiplicare i pallini rossi, gialli e azzurri di Un libro, Tullet applica il medesimo concetto di interattività anche al suono. Un’idea semplice, ma geniale, che trasforma l’albo illustrato in spartito musicale.
Appoggia il dito su questo piccolo pallino e dì un piccolo oh!
Poi, appoggia il dito su questo grande pallino e dì un grande OH!
Tutti i libri richiedono la presenza di un lettore – il destinatario è parte attiva di ogni processo comunicativo – ma senza la voce di chi lo sfoglia Oh! risulta davvero incompleto, come uno strumento senza corde. Se lo sfogli e provi soltanto a immaginare, non basta: devi proprio appoggiare il dito sul pallino blu, premendo forte o piano, muovendoti lento o veloce, e al contempo direoh: una volta, due volte, tantissime volte.
Il segno e il colore diventano così un suono che scende, sale, scoppia e si trasforma, modulato dal riso e dal pianto. Un piccolo pallino blu equivale a una oh pronunciata sottovoce; un grande pallino blu è una oh tonante, e ogni sequenza produce un effetto diverso. Poi, a metà strada, c’è l’incontro conAh!, un pallino rosso. I due suoni-colori diventano amici, giocano, litigano e fanno la pace. Quando Tullet dice che per ogni libro serve un’idea, forse dovrebbe parlare di un’idea contenitore, dentro la quale le idee si moltiplicano: in questo libro ne troviamo almeno una per pagina.
“Il mio lavoro è una costante ricerca dell’effetto sorpresa. Come quando sei in una stanza buia e accendi la luce” ha detto l’autore ( l’intervista completa a Hervé Tullet è pubblicata da Andersen – ottobre).
La moltiplicazione delle idee riguarda molto da vicino anche Giochi d’arte(Phaidon-Ippocampo, 86 pp., 19,90 €) di H. Tullet, un libro senza parole, che si presenta al lettore come un vero e proprio laboratorio artistico. Le pagine di cartoncino sono divise a metà e si combinano in mille modi, riprendendo un meccanismo molto usato nei bestiari, per dare vita ad animali immaginari. In questo caso, però, non si uniscono teste e corpi, bensì forme e colori.Invece di fantasticare su creature mai viste, s’immagina la bellezza. Una festa per gli occhi, una continua sorpresa, che si presta ad essere replicata all’interno di laboratori con i bambini, per sviluppare momenti di “creazione collettiva”, come illustrato nel prezioso manuale La fabbrica dei colori(Ippocampo, 72 pp, 18 €, per adulti), dove sono raccolte undici laboratori ori-ginali, con un vero e proprio copione da seguire in classe o in biblioteca.
Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati /corsi formativi per proporre arte e immagine nella scuola
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