LE ONDE DI ARCOBALENO
by Serena Zaghis
Avere la possibilità di progettare laboratori per bambini e non pensare a Micol Blanchard è cosa impossibile.
L’idea questa volta cade sul tema delle linee.
“Bambini pronti a giocare con il pennello?”
L’entusiasmo era talmente tanto che non è servito dire loro di raggiungere il posto.
Il pennello rappresenta una sorta di strumento magico che non si può non provare.
Ho voluto utilizzare con i più piccoli le onde alte e basse e con i più grandi quelle a zig zag,
facendo vedere prima delle linee già fatte da me.
Nel disegnare le onde i bambini erano concentrati, felici, immersi completamente nella magia del momento.
Mentre il colore asciugava e la curiosità aumentava, ci siamo spostati, seduti a terra per ascoltare la storia di “ Arcobaleno non lasciarmi solo!” per poi tornare ognuno al proprio posto a colorare liberamente pesciolino Arcobaleno.
Arcobaleno vive felice con i suoi amici, quando si imbatte in un piccolo pesce in cerca di aiuto. Ha perduto il suo branco e vorrebbe restare con il gruppo dei pesci scintillanti. Ma Zig-zag, il pesce con le pinne frastagliate, non vuole forestieri intorno a sé e Arcobaleno non osa contraddirlo. Quando, però, uno squalo dà la caccia al nuovo venuto, Arcobaleno sa quel che deve fare: correre in suo aiuto!
E’ giunto il momento di ritagliare ed incollare Arcobaleno nelle onde ormai asciutte.
Il laboratorio si conclude con il gesto di amicizia di regalare il proprio capolavoro ad un altro bambino.
I bambini hanno avuto la possibilità di:
– sperimentarsi con i concetti di alto-basso, zig-zag, puntini, sopra sotto
– esercitarsi con la coordinazione grosso motoria e fine
– ascolto e comprensione di una storia
– ricerca e riflessione sui valori letti nella storia aiutare ed amicizia
– condividere
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Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati /corsi formativi per proporre arte e immagine nella scuola e ai suoi Webinar
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