13 NOVEMBRE 2015:
FESTEGGIAMO A SCUOLA LA GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA
Il 13 novembre e in tutto il mondo si celebra la ‘Giornata mondiale della gentilezza’, lanciata attraverso una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000.
Una giornata in cui, in definitiva, bisogna essere più felici”, ha detto Cristina Milani, fondatrice della onlus Gentletude e vicepresidente del ‘Movimento mondiale per la gentilezza’ che raccoglie una trentina di nazioni. La parola d’ordine è dunque “essere gentili”.
“È un’apertura all’esterno, in contrapposizione all’individualismo e all’arroganza che spesso contraddistinguono il nostro tempo» continua Cristina Milani e noi siamo pienamente daccordo, specialmente se questa apertura viene proposta all’interno della scuola che è per eccellenza un ambienete sociale, dove ,però, spesso è forte l’indidualismo e la competizione.
Si festeggia in centinaia di Paesi, tra cui l’Italia, dove l’iniziativa è stata introdotta nel 2000 da Giorgio Aiassa, alla guida del movimento italiano e sostenitore della gentilezza – spiega – «come senso civico, vale a dire rispetto per le regole e solidarietà nei confronti di chi ha più bisogno».
Una data scelta da un movimento esile, leggero, non dall’Onu né dal governo, ma che forse può ispirare gesti positivi più di una ricorrenza ufficiale.
Dedicare una giornata alla gentilezza è un’idea leggera e interessante, con conseguenze pesanti.
Perlomeno, così si spera.
Perché possono scaturire sentimenti positivi e discussioni utili, a partire dall’uso del termine e dal significato datogli da grandi personalità.
Il Dalai Lama, Nobel per la pace nel 1989, invita a una “politica di gentilezza”.
C’è anche un libro manifesto, Elogio della gentilezza, di Adam Phillips e Barbara Taylor.
Il cantautore Claudio Baglioni ha sostenuto che “la gentilezza è rivoluzionaria”, frase adottata dal movimento italiano, mentre nel mondo spopola il bellissimo invito di Anne Herbert, “Pratica atti a caso di gentilezza e insensati atti di bellezza”, scritto sulla rivista Whole Earth Review della primavera 1995.
A essere gentili c’è soltanto da guadagnarci.
Ne sono convinti tutti gli esperti: ci si sente in pace col mondo e si vive meglio.
Ma cos’è la gentilezza?
Innanzitutto, è cortesia, buona educazione, buone maniere.
Dire grazie, per favore, prego, scusa. Ma non basta.
Gentilezza è anche essere una brava persona: altruista, generosa e disponibile con gli altri, in modo disinteressato.
La gentilezza fa bene non solo a chi la riceve, cioè a tutti coloro che ti stanno intorno,ma soprattutto a chi la fa.
Per di più fa bene anche al cuore, rendendoci sereni e rilassati!
Ecco quindi tanti motivi in più per imparare a praticarla senza sforzi e con un po’ di attenzione verso il prossimo.
E non solo nel giorno che festeggia della gentilezza ma ogni giorno della tua vita.
Basta poco…la gentilezza è contagiosa!
E allora, provateci anche voi, noi l’abbiamo fatto così…!
Una festa non è una vera festa se non c’è un regalo e qualcosa di dolce …
e allora prepariamo noi una cosa speciale : la caramella della gentilezza: la regaleremo a qualcuno della nostra famiglia.
Basta davvero poco: un pò di carta velina, le parole gentili scritte su un biglietto e una caramella…
Mettiamo tutto in un cesto : il giorno della festa sarà pieno di caramelle della gentilezza fatte da tutti i bambini della scuola
Il 13 novembre ci ritroviamo tutti insieme in salone per fare una cosa speciale: decorare la porta d’ingresso della scuola.
La trasformeremo nella porta della CORTESIA.
La porta della CORTESIA è fatta con le nostre mani decorate o stampate. Ci sono le mani di tutti i bambini della scuola e anche di tutte le maestre.
Ma attenzione: tutti quelli che la varcano sono “obbligati” a usare gesti e parole gentili: questo è il patto che abbiamo fatto con i bambini, sperando che loro lo riportino ai loro genitori!!!
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