Surprised- sorpreso: 6° laboratorio in lingua inglese
Colore abbinato – giallo
Nel laboratorio di oggi abbiamo utilizzato per proporre l’emozione : sorpreso – meravigliato il silent-book, “ Che meraviglia “ di Emanuela Nava.
Un libro senza parole, che ci ha permesso, attraverso la sola potenza espressiva delle immagini, d’ inventare una storia sullo stupore, con i dialoghi dei personaggi, i suoni e le emozioni del momento.
I libri silenti rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai bambini, ma è un ottimo strumento per svilupparne la fantasia, la creatività e anche la capacità di espressione.
Le insegnanti potranno riprendere il #silent-book e dare il classico la con “C’era una volta…” oppure “ Marcella con la sua mamma si sta recando al………” , e lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
Dopo la “ lettura “ del libro, abbiamo proseguito analizzando l’espressione del proprio volto quando prova l’emozione “stupore”.
Toccare il volto mente prova stupore permette di sentire come occhi, naso, bocca, sopracciglia modifichino la loro posizione.
Altre attività possono essere: farli specchiare, guardarsi l’un l’altro, toccarsi l’un l’altro, scattare una fotografia per poi osservarla……
Per “stupire” i bambini, abbiamo consegnato loro una scatolina con finestra e una conchiglia.
Dovevano inserire la #conchiglia nella scatola, chiuderla e ammirare la conchiglia attraverso la finestra. Oh, che meraviglia
La scatolina è stata poi dipinta del colore prescelto per lo stupore, il giallo.
Attività: costruiamo un viso stupito, con la tecnica del collage e….per naso una CONCHIGLIA
Scatoline e visi ci serviranno per….ma questa è un’altra storia, o meglio attività.
Buon lavoro da #progettoinfanzia.net
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Un’altra tappa di un percorso meraviglioso…Rimango “stupita” anch’io davanti a tanta capacità di costruire elaborare, progettare sfondi di apprendimento così efficaci e trasversali a tutti i campi d’esperienza. Bravissime
Giulia, l’unica cosa di cui vado alla ricerca é di provare piacere in quello che faccio, si hai letto bene, io per prima devo divertirmi, se io mi diverto, sicuramente i bambini apprenderanno qualcosa……odio anche ripetere le stesse cose. Come Paganini anch’io non mi ripeto, ma non perché sono perfetta, solo perché m’annoio…