Scrub art, con le ninfee di Monet
qui il video
Monet , per realizzare il suo sogno acquatico, un giardino con emerocalle, iris di Virginia, alberi di salice, ninfee e molto altro e, a seguire far sognare noi, fa deviare dal suo corso un braccio della Senna.
In questo piccolo paradiso privato, Monet trascorse il resto della sua vita dipingendo questi fiori bianchi fluttuanti sulla superficie dell’acqua, in uno stile che si anticipa soluzioni quasi “astratte” della pittura successiva, creando delle vere e proprie sensazioni visive.
Pochi luoghi furono studiati con tanta assiduità come lo stagno di Giverny, dove Monet pone il suo cavalletto a ridosso degli aggruppamenti delle ninfee sulla superficie acquatica, suggerita soltanto dalle reciproche relazioni col cielo e gli alberi delle sponde, che portano i riflessi capovolti. Da Wikipedia
Una serie di paesaggi acquatici” dove l’occhio del maestro impressionista viene assorbito completamente dal vibrante gioco di colori che questi fiori, insieme con il cielo, creano sulla superficie dell’acqua, la quale diviene soggetto dominante quasi assoluto,
ma ……nessuna tela riprende le ninfee in inverno…..così lo staff di #progettoinfanzia propone ai bambini, ammirando il quadro, di immaginare come potevano essere le ninfee in inverno.
La risposta é stata ovvia:
saranno bianche e
le foglie qualcuna verde,
qualcuna marrone,
qualcuna di tanti colori….
Tecniche utilizzate:
per la superficie dell’acqua =
re – rolling per creare
per le foglie=
tecnica della schiuma
da barba + vinavil+ colore + scrub art
per la ninfea bianca =
tecnica del truciolando
per i rami dei salici = tecnica del cartoncino
e così ne sono nati questi piccoli capolavori.
L’autunno di Monet l’inverno di Monet truciolando con Monet
una buona ideea!