Progetto primi giorni di scuola : Rufus il pipistrello colorato.
Le nostre motivazioni
Per noi accogliere significa offrire possibilità di incontro e di ascolto ai bambini e per questo il nostro progetto “ primi giorni di scuola” prevede un’accurata progettazione centrata sui bambini che iniziano proseguono il loro percorso alla scuola dell’infanzia.
Nel percorso di questo anno scolastico abbiamo deciso di usare una storia di sfondo, animata da noi insegnanti attraverso un piccolo intervento teatrale pensato ad hoc, e un personaggio stimolo per permettere ai bambini di collegare con maggior interesse le attività, ma anche di comprendere che la diversità è ricchezza.
Abbiamo accolto con entusiasmo il personaggio simbolo di Segni d’infanzia di quest’anno: il pipistrello! ( http://www.segnidinfanzia.org/programma/)
Ogni anno l’animale simbolo scelto si fa portatore attraverso l’immagine di alcuni contenuti.
L’immagine della mano che si fa’ ala evoca anche tutto ciò che di meraviglioso si sviluppa dalle mani, come le arti, dalla pittura alla scrittura, che nel momento della creazione e in quello della contemplazione fanno spiccare il volo.
Il grande artista Leonardo da Vinci aveva studiato proprio le ali di questo animale e alla loro struttura si era ispirato per costruire le sue ali artificiali.
Simbolo di lunga vita e prosperità per i cinesi, tenuto in grande considerazione dai Nativi americani per la sua spiccata sensibilità, spesso associato all’intuizione e all’esplorazione dell’inconscio, il suo essere creatura che vive prevalentemente nelle grotte lo porta ad essere anche simbolo di profondità e rinascita.
Dorme a testa in giù nel grembo della terra nella stessa posizione che ha il bimbo nel ventre materno poco prima della nascita.
Noi abbiamo scelto un libro che giudichiamo significativo:
Rufus il pipistrello colorato di Tomi Ungerer
Tomi Ungerer, nato a Strasburgo nel 1931, è uno dei più grandi illustratori d’Europa. Pluripremiato, ha pubblicato una cinquantina di libri per bambini, oltre a diverse opere di grafica per i grandi.
Nel 1998 ha vinto il Premio Hans Christian Andersen per il miglior illustratore, nel 2002 ha vinto l’italiano premio Andersen per il migliore autore.
Nel 1998 a Strasburgo gli hanno dedicato anche un museo.
Rufus pubblicato nel 1961, è stato uno dei primi libri a colori di Tomi Ungerer. E non a casa la storia parla proprio di colori e di amicizia.
Il primo commento che viene spontaneo è: finalmente qualcuno l’ha pubblicato!
Questo albo delizioso è stato creato quasi cinquant’anni fa, nel 1961, e solo ora riesce a varcare i confini italiani, pubblicato sulla scia del recente successo de I tre briganti. L’editore lo ha inserito all’interno di una collana davvero lodevole per l’alta qualità, “I classici moderni per bambini”, che riunisce grandi nomi di autori e illustratori per l’infanzia.
Presentarlo al pubblico attraverso l’immagine di Rufus è certo una scelta consapevole e originale: l’albo è stato uno dei primi libri a colori dell’artista (fino a quel momento le sue tavole erano solo bicrome) e si presenta come l’esperimento di un passaggio dal mondo in bianco e nero a un mondo di luce e colore: Rufus come un alter ego di Tomi, entrambi alla ricerca di ciò che non avevano mai provato.
Grandi tavole blu e nere, in cui guizzano allegramente gli occhietti verdi e vispidi Rufus, lasciano all’improvviso spazio a sfondi bianchissimi e abbaglianti, dove campeggiano fiori e uccelli variopinti. La sensazione che Rufus prova, come il lettore, è di uscire da un’oscura galleria a un pieno sole di ferragosto; un cambiamento visivo veramente scioccante.
Se Rufus ci incanta con le sue ali spiegate che mai ci lasciano soli e con i suoi sguardi curiosi e vivaci, lo stesso si può dire di quella macchietta del Dottor Tarturo, tutto baffi e occhiali.
Ma l’impronta di Ungerer va oltre il gioco e l’ironia e prosegue con la predilezione in entrambi gli albi di un alternarsi tra due principi assoluti e apparentemente inconciliabili: del buio e della luce.
Ma è proprio vero che i due principi sono così diversi?
Questo è l’insegnamento dell’autore: bambini, non fermatevi ai due estremi, in mezzo vi è un’infinita gamma di sfumature, tutte da scoprire e sperimentare! Siamo di fronte a un’opera leggera e divertente, lontana da qualsiasi banalità.
Siamo di fronte a un’opera leggera e divertente, lontana da qualsiasi banalità.
L’autore è considerato l’enfant terrible del mondo della letteratura per l’infanzia, per il suo umorismo corrosivo e per il suo essere non politicamente corretto.
Se vi interessa potete visitare la sua pagina Facebook:
https://www.facebook.com/tomiungerer.artist
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buon lavoro da #progettoinfanzia
1 commento