Marta, amica di carta
Un cartoncino rosa, invece di finire nel cestino, era rimasto lì sul tavolo e Nina, che andava
sempre cercando qualcosa da fare e costruire, guardò quel cartoncino con un certo interesse.
Era così pulito, di un bel colore e per niente spiegazzato.
Lo afferrò, lo rigirò tra le mani e disse: che bel cartoncino!
Poi Nina prese le sue matite colorate e cominciò a disegnarci sopra una bambina con le mani, i
piedi, le braccia, le gambe, il viso con gli occhi ridenti, i capelli, la bocca con un largo sorriso,il
naso carino, preciso e piccino.
Nina la guardò e disse: che bella pupina sembri una bambolina !
A quelle parole la bambolina strizzò l’occhiolino, sollevò il pancino, staccò da quel cartoncino un
braccio, una mano, un piedino, un altro braccio, un’altra mano e un altro piedino.
Si strinse i codini, salutò Nina, prese un colore e disse:
sì, ma sono poco vestita. Con questa maglietta mi farò magliette, vestiti e pantaloncini,
maglioni, scarpe pesanti e canotte estive.
Nina spalancò gli occhi, si portò una mano alla bocca e piena di meraviglia chiese: ma tu chi
sei ?
Sono Marta, amica di carta!
Parlo, mi vesto, cammino e mangio la pasta, passeggio dove si fa la raccolta differenziata e
controllo se ogni pezzo di carta è stata buttata nel posto giusto.
Benvenuta Marta, mia amica di carta- la salutò Nina allungando la sua manina.
testo tratto da annitapoz.wordpress.com
ECCOCI AL LAVORO
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