In viaggio verso MateMAGICA
di Pizzolante Mariluce
scuola infanzia
Quest’anno abbiamo intrapreso un bellissimo viaggio e siamo approdati su di un pianeta, MATEMAGICA, dove i bambini stanno scoprendo un mondo bellissimo,avventurandosi tra tempo, spazio e misure in chiave artistica.
Può sembrare un paradosso associare l’arte alla logica,questo perché tradizionalmente siamo abituati a pensare che siano due aspetti o due diverse predisposizioni della mente umana.
Logica e creatività sono strettamente connesse, soprattutto in ciò che riguarda lo sviluppo del bambino e il raggiungimento degli obiettivi trasversali.
La creatività presuppone la ricerca di soluzioni alternative, la realizzazione di un elaborato e, anche se di natura artistica,prevede la pianificazione e un progetto da portare a termine.
Nell’elaborazione del progetto rientra l’ordine temporale con cui saranno svolte le azioni e i materiali usati, la misura adottata per ottenere il prodotto finito e la gestione del grande e del piccolo spazio.
Creare vuol dire predisporre secondo un ordine dimensionale o estrarre fuori da pure forme logiche, quali il cerchio, il quadrato o il triangolo, proprie interpretazioni.
Per quanto l’idea possa sembrare strana, la matematica e la pittura sono strettamente correlate tra loro e questo dimostra ancora una volta l’utilità della matematica nella vita quotidiana.
Partendo da un progetto dello scorso anno riguardante l’arte e notando come nell’ arte ci siano forma, colore, dimensione e numero,
ci siamo rese conto che,anche se quella dei numeri è una scienza esatta e la pittura un’attività artistica, la pittura, racchiude in sé molti elementi di matematica, così come il disegno e la grafica.
Il rapporto tra arte e matematica non appare a prima vista evidente, ma gli intrecci e le convergenze fra queste due sfere della cultura umana sono stati nel corso della storia numerosi, profondi e fecondi. La matematica è stata descritta come un’attività motivata dalla bellezza e può essere riconosciuta in arti come la musica, la danza, la pittura, l’architettura, la sculture e la moda e la presenza della matematica nelle arti visive è documentata storicamente.
Questi sono stati i presupposti da cui è partita la nostra idea, un’idea che a tutti sembrava azzardata “La matematica è una cosa seria !”,ci dicevano …. abbiamo voluto credere che questi fossero dei pregiudizi e partendo da una frase di Tullet “ I bambini vogliono sapere tutto e non hanno pregiudizi. Essi,più sono piccoli e più sono aperti. Tutto è comprensibile ed è in grado di comunicare per loro con un vasto repertorio di strumenti. Tutto quello che dovete fare è mostrare qualcosa, per farla diventare l’inizio di una nuova cosa”,la nostra è diventata una sfida.
Una sfida alla didattica tradizionale, alle attività reimpostate, ai lavori obbligatoriamente individuali e alla mancanza di espressività negli elaborati dei bambini.
Abbiamo preso l’ingrediente essenziale : la curiosità e l’abbiamo mescolato con la meraviglia, la scoperta,la creatività , il divertimento, la condivisione, la collaborazione e il lavoro di gruppo attraverso lo scambio posto.
Questo sta facendo degli alunni di una sezione una squadra, dove la riuscita del progetto è nella collaborazione e nell’ accettazione degli altri e delle idee altrui come forma di arricchimento collettivo e individuale ,dove il grande aiuta il piccolo e chi sta “avanti” sostiene chi rimane indietro.
Avevamo un’ ideale di scuola :un piccolo nido, un’isola felice, dove apprendere attraverso la gioia. Questo nuovo modo di insegnare e di apprendere ( senza mai stabilire chi effettivamente impari o insegni)ci ha dato modo di realizzare un sogno, grazie anche a Monsieur Tullet .
ins. Pizzolante Mariluce
Micol Blanchard e tutto il team di #progettoinfanzia ringrazia Mariluce
Un gioco scarabocchiando matematica con Tullet
Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati /corsi formativi per proporre arte e immagine nella scuola
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