Atelier sensoriale con l’arte di Calder per unire bambini e genitori
Nella scuola dell’infanzia, é importante stabilire una solida relazione insegnante-bambino – genitori, per avere con loro un confronto quotidiano in una società in continuo
mutamento, dove serve non solo capacità di sintesi ma anche, capacità di saper discernere per stabilire delle priorità e affrontare le situazioni senza lasciarsi sopraffare.
La figura della maestra-o é caratterizzata dalla sua personalità, dalla sua competenza, dalla sua formazione, nonché dalla sua capacità di capire, vedere e ascoltare i bambini, affinché possano diventare se stessi, quindi non assistenza, ma insegnamento , una scuola non dell’obbligo, ma con una sua chiara specificità.
“Infatti quando si usa il termine scuola dell’infanzia si intende un ambiente educativo e socializzante specifico, dove vengono offerte esperienze (pensate e programmate intenzionalmente)di gioco, esplorazione, comunicazione e apprendimento, in rapporto a realtà varie e articolate, organizzate nello spazio e nel tempo in modo diverso dal mondo familiare. Non deve quindi sorprendere se sono stati elaborati questi orientamenti che non vogliono «costringere »né il bambino, né l’insegnante; nel testo è chiaramente delineata la centralità dell’allievo, nella sua globalità e individualità, all’interno del processo di insegnamento-apprendimento. L’insegnante deve farsi interprete di queste linee direttrici. In base alle sue competenze professionali, le adatta al contesto territoriale, sociale e multiculturale, alla realtà della famiglia postmoderna e al vissuto di ogni singolo bambino: per parafrasare Tilde Giani Gallino deve in sintesi considerare «il sistema bambino ». In questa rete sistemica l’insegnante è mediatore tra bambino e realtà con lo scopo di dare risposte pedagogicamente e didatticamente congrue ai bisogni di crescita affettiva e cognitiva del bambino dai tre ai sei anni.” tratto dagli Orientamenti programmatici per la scuola dell’infanzia.
Per far trasmettere questi concetti ai genitori, la scuola dell’infanzia Santa Chiara, ha chiesto allo staff di #progettoinfanzia un incontro per spiegare loro, come l’arte stimola la memoria, la creatività, la libera immaginazione, permette di raggiungere il limite, il confine, lo spazio interno ed esterno…….. l’arte vista quindi come una dimensione naturale, quella del fare, del sentire, del toccare, del provare , del vivere emozioni giocando.
Quindi: toccare, manipolare, guardare, ascoltare l’arte per tradurla in gioco tra bambini e adulti .
1 ° step: far toccare con mano ai genitori queste emozioni ludiche
2° step: condividivisione dell’attività ludica con i propri figli, per esplorare, scegliere, giocare e comunicare attraverso l’arte
3° step: realizzazione del pesce di Calder
anni 3 = pesce sensoriale, con tappi contenenti bottoni che daranno sonorità e cerchi di cartoncino dipinti nel colore blu dai bambini
anni 4 e 5 = pesce con ritmi musicali dati dal collage di cerchi di cartoncino di vario formato e colore : gradazione del blu e mescolanza dei colori.
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Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati /corsi formativi per proporre arte e immagine nella scuola
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