A passeggio per mano con i nonni
“È bello passeggiare tenendovi per mano e sapere che queste stesse mani hanno tenuto quella di mamma quando aveva la mia stessa età.” (Anonimo)
Auguri Nonni!
mano dei nonni mano dei nipoti
proposta in un laboratorio dallo staff di #progettoinfanzia, a bambini dell’infanzia e primaria dopo la lettura della
favola tratta dai quaderni della nonna di Denise Zlobec
Una delle tante storie nate da una proficua e fertile collaborazione tra un gruppo di bambini della Scuola materna italiana di Cittanova e un gruppo di nonnine gentili della Casa dell’anziano della stessa città per tentare di ricordare, proporre e ripristinare i valori e i contenuti della memoria collettiva del loro territorio.
IL GALLETTO DI NONNA ARGIA
Seduta serenamente sulla sua grande sedia a dondolo, gli occhiali in bilico sulla punta del naso, una nonna ricorda….! Lo scricchiolio dell’antico legno, ritmato dal tempo, accompagna i pensieri e non dà noia al suo racconto:
Tanto tempo fa, quando anch’io sono stata bambina, vivevo in un bellissimo piccolo paese istriano circondato da prati, campi, e da un bel bosco.
Vicino a casa mia abitava ” zia” Anna e poco più in là si ergeva la casa di ” sior ” Piero!
” Zia ” Anna aveva un pollaio con tante galline e un giovane galletto ruspante che ogni mattina svegliava tutto il paese con il suo ” chicchiricchì” .
Lei amava i suoi animali che accudiva con tanto amore. Soprattutto, andava fiera di quel magnifico esemplare di pennuto vestito dei colori dell’arcobaleno.
Zio Piero passava spesso davanti alla casa di zia Anna e , non di rado, si fermava a salutare.Un bel pomeriggio, vedendola occupatissima a curare le sue gallinelle, si soffermò, incuriosito a osservare la simpatica scena. Anche quando Anna rincasò lui rimase lì, pensieroso, a studiare il pollaio sorridendo sornione!
Rimuginava strane idee, ammirando il giovane aglletto variopinto che si muoveva ignaro pavoneggiandosi nell’aia, e lentamente escogitò un piano malizioso!
Avrebbe invitato a cena la cara vicinae….! E così fece. Lusingata e stupita Anna accettò l’inaspettato invito. Con grande piacere iniziò ad agghindarsi per l’occasione scegliendo dall’antico cassettone anche il prezioso scialle della nonna.
Intanto Piero entrava furtivamente nel pollaio. Stava mettendo in atto la parte più ardua del suo piano.
Un fuggi, fuggi generale si scatenò all’istante in quel piccolo mondodi pennuti che il coraggioso galletto tentava di proteggere…..invano.
Si innescò un putiferio, una vera battaglia all’ultima penna. Uuna baraonda che ad un tratto si quietò. Da una vivace nube di piume emerse Piero con fare circospettoso e…dal pollaio era sparito il temerario giovane galletto.
In un baleno Piero guadagnò l’uscio di casa dileguandosi in cucina. Teneva ben stretto il collo del povero galleto che in un baleno fu scottato, spennato e aromatizzato. Doveva far presto! L’ora di cena era vicina.
Stuzzicanti profumi aleggiavano di già in cucina, mentre il valente cuoco, canticchiando allegramente, spadellava soddisfatto!
Toc, toc! Anna era arrivata. Piero da squisito padrone di casa, la fece entraree cerimonioso la fece accomodare a tavola. Davanti a piatti gustosi e saporiti i due amici trascorsero una piacevole serata in compagnia.
Quando la cena finì i due amici si salutarono cortesemente. Anna si avviò serena verso casa quando in un angolo del cortile un mucchietto di piume variopinte attirò la sua attenzione mantre dal suo pollaio si avvertiva un insolito schiamazzo.
Spinta da un terribile presentimento allora si precipitò nel pollaio. Contò concitata le galline più e più volte! Oddio!!!!! Mancava il suo bel galletto. Allora.. non ebbe dubbi.
Aiuto! Aiuto! Qualcuno chiami i gendarmi! Aiuto! Piero mi ha rubato il gallo! Aiuto! – invocò Anna a gran voce tanto che i gendarmi arrivarono di corsa. Ascoltarono le accuse di Anna, arrestarono Piero e tutti assieme si avviarono dal giudice.
” Che cosa é successo?” chiese il giudice non appena Anna e Piero furono davanti a lui? ” Piero ha rubato il mio galletto” accusò immediatamente Anna. ” Si, io l’ho presoma tu l’hai mangiato” obiettò Piero, al che Anna reagì ” ma tu l’hai rubato” E Piero ribadì ” e tu l’hai mangiato” ne seguì un alterco generale.
” Silenzio in aula” tuonò allora il giudice e si fece subito silenzio. Quindi proclamò ” Tu Piero …hai rubato il galletto, e tu , Anna….l’hai mangiato. Dunque non esiste reato”
” Date le circostanze io dispongo: datevi la mano e fate pace. ”
Proprio così disse il giudice e chiuse il caso.
In questo modo sior Piero e zia Anna si riconciliarono e ritornarono alle loro case da buoni amici e vicini.
i nonni sono il nostro vissuto, prendiamoli per mano ed amiamoli
Buon lavoro da#progettoinfanzia che vi attende ai suoi atelier partecipati / eventi formativi per proporre arte e immagine nella
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